COSTO DELL’ENERGIA PRIMARIA: Il cippato di legna rappresenta una alternativa valida
IL CIPPATO: Biomassa reperibile ed economicamente sostenibile

l cippato è una fonte energetica costituita da legno ridotto in scaglie (dall’inglese chipped, in scaglie, appunto); fa parte della categoria delle biomasse e come tale è una fonte energetica rinnovabile. Il processo di riduzione del legno in scaglie è chiamato cippatura e avviene attraverso particolari attrezzature agricole chiamate cippatrici. Fino a qui nulla di straordinario, direte voi: stiamo parlando di semplicissimo legno, materiale che l’uomo utilizza da sempre per scaldarsi.
La differenza tra il cippato e la legna in tronchi o il pellet è nella provenienza del materiale d’origine: il cippato infatti, tipicamente, viene ottenuto a partire dalla ramaglia presente naturalmente nei boschi. Esatto, avete capito bene: la produzione del cippato non comporta necessariamente l’abbattimento di alberi! Questo è solo il primo, e forse nemmeno il più importante, della lunga serie di vantaggi che nel seguito andremo ad illustrare, legati all’utilizzo di questo antico e insieme modernissimo materiale.
Il secondo vantaggio legato all’uso del cippato è di natura economica. Guardate la tabella qui sotto, reperibile sul sito dell’AIEL (Associazione Italiana Energie Agroforestali):

Il cippato resta una valida alternativa al PELLET
Problematiche si registrato anche nelle quotazioni delle biomasse "nobili" quali il PELLET che stanno subendo evidenti rincari in ragione di quattro fondamentali cause:
Mancanza della materia prima causa Covid
Mancanza, come detto, scaturita dalla chiusura di molte piccole segherie che non sono riuscite a far fronte alla crisi economica causata dal Covid-19. Piccole aziende che aiutavano insieme alle grandi a coprire il fabbisogno mondiale della richiesta di pellet.
Aumento dei costi accessori e di logistica
Le più grandi segherie dedite alla produzione dei segati, travi lamellari e pellet hanno stabilito - oramai da tempo - un forte aumento del costo del pellet, dovuto dai principali seguenti punti:
- dall’incremento del costo delle bobine di plastica necessarie all’insaccamento del pellet;
- dall’aumento dei trasporti su gomma conseguenza del caro carburanti;
- dal costo dei container che dalla Cina verso l’Europa si è quadruplicato.
Costi che diventano sempre più cospicui per chi abita nel meridione della penisola italiana o, ancor peggio, per chi vive in Sicilia e in Sardegna.
Aumento dell’Energia Elettrica, gas, metano e di tutti i combustibili di origine fossile
Non da meno, altro fattore che determina l’aumento del pellet è dovuto al contemporaneo lievitare dei prezzi, a livello globale, di tutte le fonti energetiche di origine combustibile. Fattore che di per sé sarebbe bastato a far incrementare il prezzo finale delle biomasse.
L’ Inflazione e il suo acutizzarsi
Il quarto fattore, non di poco conto, che si va sempre più delineandosi è quello della ripresa dell’inflazione, anche questo a livello planetario e anche questo, in parte, conseguenza della pandemia nonché degli effetti indotti dalla recente crisi bellica tra RUSSIA e UCRAINA.

Aziende operanti nel settore del cippato
Heizomat Italia
Con i suoi prodotti, Heizomat copre l'intero spettro, dal recupero della biomassa allo sfruttamento termico fino alla valorizzazione della biomassa.
Che si tratti di una pinza prensile che consente di trasportare tronchi e rami, delle macchine cippatrici che consentono di sminuzzare tronchi e rametti, producendo un materiale cippato di qualità, di caldaie a cippato o biomassa, fino a sistemi di riscaldamento mobile nonché soluzioni complete che vengono adattate individualmente alle esigenze dei clienti, in tutti i casi anzidetti, Heizomat ha la soluzione adatta per quasi tutte le esigenze...
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