CERVED: OSSERVATORIO RISCHIO IMPRESE

Redazione ASCHENAZIA • 18 luglio 2022

Dalla pandemia alla guerra: come cambia il rischio delle imprese...

Guerra e materie prime fanno risuonare l’allarme: quasi 100 mila imprese a rischio default nel 2022


Con l’attuale scenario 11 miliardi in più di debiti a rischio. Micro e piccole imprese le più esposte agli effetti dell’inflazione. Male trasporti, industria pesante e servizi non finanziari. Aumenta il divario tra Nord e Centro-Sud

Gli eventi esogeni di portata epocale che si sono verificati nel triennio 2020-22 - la diffusione della pandemia, lo shock delle materie prime e il conflitto russo-ucraino - hanno impattato in modo significativo sullo stato di salute del nostro sistema produttivo, con forti riflessi anche sull’evoluzione del rischio delle imprese italiane.


La netta riduzione del giro d’affari e le incerte prospettive dovute all’emergenza sanitaria hanno generato un’impennata della probabilità di default delle imprese nel 2020. Nonostante questo, le tempestive misure di salvaguardia adottate durante la pandemia (prestiti garantiti, moratorie sui debiti, cassa integrazione e blocco dei licenziamenti) hanno contribuito a mitigarne gli effetti mettendo in sicurezza il sistema e contenendo l’aumento dei default. Successivamente, il forte rimbalzo delle performance economiche e le aspettative ottimistiche legate agli effetti del PNRR hanno stimolato un miglioramento delle prospettive di rischio nel corso del 2021.


La congiuntura economica è tuttavia nuovamente cambiata nei primi mesi del 2022: l’intensificazione dei rincari dei prezzi delle materie prime e, soprattutto, la destabilizzazione del quadro geopolitico internazionale seguita al conflitto russo-ucraino, hanno rallentato il percorso di ri-presa della nostra economia. In questo nuovo scenario, i dati sul rischio fotografano un peggioramento delle prospettive delle imprese, accentuato anche da altri fattori – l’inflazione, l’aumento del costo del debito, il phasing out delle misure di sostegno - che aggravano la capacità di tenuta di un sistema già debilitato dal Covid.


Grazie a un’analisi granulare sull’andamento degli indici di rischio di 618 mila società di capitale nel periodo 2019-2022, Cerved ha approfondito gli effetti della pandemia e gli impatti della nuova congiuntura sulla rischiosità del nostro sistema di imprese. I dati del Cerved Group Score - un indice di rischio ampiamente utilizzato sul mercato per valutare la probabilità di default delle controparti – fanno emergere una nuova crescita delle società rischiose, dopo il picco raggiunto durante il Covid (134 mila, il 21,7% del totale). Tra 2021 e 2022 le società a rischio di default pas-sano infatti da una quota del 14,4% al 16,1% del totale, aumentando di 11 mila unità e portandosi a quota 99 mila.


Fonte: CERVED, luglio 2022

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