Sistemi di gestione certificati: Lo stato delle aziende italiane vocate all'export
Report ACCREDIA - ISTAT

Le imprese esportatrici certificate possono essere più produttive di quasi il 50% rispetto a quelle non certificate, e hanno una propensione all’export mediamente maggiore del 23% rispetto a quella delle non certificate.
È quanto emerge della statistica report realizzata da Istat in collaborazione con Accredia, che hanno condiviso le rispettive banche dati, proprio per studiare la diffusione e gli effetti della certificazione accreditata tra le imprese esportatrici. L’analisi aggiorna i risultati degli studi precedenti, confermando il legame esistente tra coinvolgimento nei mercati internazionali e certificazione accreditata, rilasciata cioè da organismi di certificazione accreditati.
Nel 2019 sono state oltre 125mila le aziende italiane esportatrici, di cui 19mila in possesso di un sistema di gestione certificato, con una quota del 16% sul totale, in crescita negli ultimi tre anni di analisi (2017-2019).
La maggiore internazionalizzazione delle imprese certificate è dovuta al fatto che la certificazione accreditata permette un maggior accesso alle catene globali del valore. Tale strumento, attestando la rispondenza delle imprese agli standard internazionali, qualifica le stesse come fornitori affidabili, permettendo così di accedere ai mercati globali. Ciò accade in particolare nei mercati avanzati, come la Germania, principale partner commerciale per le aziende italiane – dove la certificazione accreditata è un titolo normalmente richiesto ai fornitori, domestici e internazionali – e più in generale nell’UE – che riconosce il valore dell’accreditamento nel facilitare lo scambio di beni e servizi tra Paesi, garantendo il rispetto di standard minimi di salute e sicurezza.
Fonte: Report ACCREDIA - ISTAT, 2021
